Rina Sara Virgillito nasce a Milano, il 29 settembre 1916. Di formazione classica, conseguì la laurea nel 1937 discutendo una tesi sulla Fedra di Seneca con Luigi Castiglioni. Docente di latino e greco presso vari licei italiani, Virgillito è stata fonte di ispirazione per molti studenti. Suo padre, Agatino Virgillito era nato in una famiglia di musici siciliani e la madre, Ida Coturri, era di origini lucchesi. Firenze è stata la sua patria d’elezione, un luogo dell’anima, a cui restò legata per tutta la vita. Le sue carte sono state depositate presso l’Archivio di Stato di Firenze e hanno costituito la pietra miliare dell’Associazione “Archivio per la scrittura e la memoria delle donne Alessandra Contini Bonacossi”. È stata una traduttrice di grande valore, ha lavorato sulle opere di Rainer Maria Rilke, Emily Dickinson, William Shakespeare, François Villon, ha pubblicato una scelta di traduzione dei testi classici (Epigrammi greci). Importanti anche i suoi lavori di saggista sulla poesia di Eugenio Montale approdati al volume La luce di Montale del 1994.
Tra le opere poetiche più importanti ricordiamo Incarnazioni del fuoco del 1991 e L’albero di luce del 1994. Recentemente è stata pubblicata una raccolta di inediti con il titolo Ultime poesie (2016). Muore a Bergamo il 12 agosto 1996.
(a cura di Valentina Fiume)